Viaggio in un paesaggio terrestre, è un progetto realizzato nel 2007 dal fotografo contemporaneo Vittore Fossati in collaborazione con lo scrittore Giorgio Messori.
Gli autori raccontano, per parole e immagini, alcuni viaggi fatti nell’arco di cinque anni, dal 1997 al 2002. Mossi dalla comune passione per i luoghi in cui trascorsero le loro esistenze poeti e pittori amati, e dall’esigenza di testimoniare l’esistenza di un paesaggio terrestre (cioè un luogo non claustrofobico come quelli in cui viviamo, ma finalmente “abitabile”), il viaggio assume via via la forma del racconto illustrato.
Parole e immagini non sono mai didascaliche o decorative, ma concorrono insieme a restituire l’idea che un altro mondo è possibile. E che altri lo hanno cercato, mappato, ricostruito, consegnato a noi come modello. Attraverso una selezione (Finestre in Engadina, Non è ancora buio, la città, il cielo di Delft, Eldena) gli scatti di Fossati restituiscono sensazioni sia malinconiche che liete, e restituiscono il senso di un tempo più lungo, dominato dalla sovranità della natura, che prevale pure sui manufatti dell’uomo. Le forme materiali della natura, vergine o violentata dalla progressiva antropizzazione del paesaggio, si dispiegano come simboli di una realtà collocata al di là delle cose, celata dietro un linguaggio arcano, decifrabile solo se ci si abbandona alle sensazioni.
Il paesaggio circostante diviene così, di volta in volta, rifugio, fonte d’ispirazione, o sofferta chimera.
Viaggio in un paesaggio terrestre è anche un libro edito da Diabasis.
La Mostra è a cura di Silvia Cavalchi
Mostra promossa dal Comune di Fabbrico e Fondazione Palazzo Magnani nell’ambito di Idea Verde 35° edizione