Serafina Figliuzzi

La ricerca di identità, seguita alla morte di suo padre, spinge una riflessione che ha radici legate al concetto di origine, territorio, antropologia sociale. In un percorso a ritroso, iniziato nell’orto in cui si snodava parte del rapporto filiale, ricompone simboli ed elementi connessi all’ “identità” di donna che va oltre lo stereotipo di certa cultura. Non ci sono nella narrazione esodi bensì un’evoluzione intima raccontata nell’assenza di un uomo, pur presente attraverso una fitta corrispondenza di lettere tra padre e figlia e tra padre e madre riscoperti come persone altre dal corpo d’origine

 

 

Fotografa e ballerina, specializza in danza contemporanea ed espressione corporea, il suo lavoro è intriso di performance, scrittura ed impegno politico poiché attivista dei diritti umani ed avvocata.

Ha studiato arte figurativa presso le botteghe di maestri ed artisti contemporanei a Bologna e Venezia, fotografia presso il C.S.F. Adams di Roma, autoritratto con la fotografa Simona Ghizzoni, fotografia autoriale con la fotografa e maestra Nausicaa Giulia Bianchi.

Alla continua investigazione sulla natura del linguaggio visivo, la fotografia diventa presto il principale mezzo comunicativo. In essa confluiscono lo studio e la conoscenza del corpo, nella sua relazione e nel suo rapporto ambivalente con la natura, con lo spazio, con la forma e con la materia arrivando, talora, ad astrarne e reinterpretarne i canoni estetici.

La mostra è parte di OFF Via Roma 2023 – Identità Insostenibili

 

 

 

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

19.00 - 23.00

Sabato

10.00-22.00

Domenica

10.00-18.00

orari dal 28 al 30 aprile

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Quarantanove, Via Roma n.49 Reggio Emilia

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