Il progetto site-specific Substratum di Gonzalo Borondo, ideato per SpazioC21, si articola su tre piani, il cortile, le vetrine che si affacciano sul cortile stesso ed uno spazio interno. Tale suddivisione consente ed asseconda uno sviluppo progettuale che restituisce una dimensione installativa della fotografia.
Borondo insiste sul concetto di identità prelevando immagini dall’archivio fotografico personale e collettivo intercettando l’eco della Storia. Il lavoro dell’artista si presenta come una stratificazione iconografica che necessita sovrapposizioni linguistiche. Alcune opere, come spesso accade nella sua ricerca, sono stampate su materiali semitrasparenti che consentono una compenetrazione spaziale e temporale dei piani, soprattutto quando disposti a formare un diorama capace di restituire una volumetria, una profondità storica ed identitaria. Un modo per ripensare e ricostruire la memoria oltre ad attivare lo sguardo dell’artista verso un nuovo orizzonte. L’utilizzo della fotografia, nella ricerca del Borondo pittore è infatti un’anomalia; una sfida sia formale che concettuale per chi vede l’arte più come esperienza che come oggetto.
Con questa mostra SpazioC21 ribadisce la sua identità di laboratorio progettuale in cui la fotografia viene messa in discussione in un processo metalinguistico.
Alcune opere di Gonzalo Borondo saranno anche esposte presso la prestigiosa sede di PPI & Partners in via Fratelli Cervi 80 a Reggio Emilia.