Descrizione:
La mostra si inserisce nella cornice di Palazzo Ancini, già sede della Camera del Lavoro, poi bruciata nell’aprile del 1921 dagli squadristi fascisti.
Nell’autunno del 1967 Gianni Puccini gira a Reggio Emilia e provincia il film “I sette fratelli Cervi”. La visione pucciniana della Resistenza reggiana apre da subito una discussione tra le diverse anime del movimento partigiano. Il film si inserisce infatti in un contesto storico peculiare, con una società in evoluzione e sensibile agli avvenimenti internazionali. La retorica del regista porta i soggetti fotografici ad un’umanità vera, assettata di giustizia, che lotta per un mondo nuovo. Si intravede negli sguardi di Aldo Cervi “Gino” e Didimo Ferrari “Eros” un obbiettivo nebuloso nei fatti, ma guidato da una bussola morale che sarà in seguito la portatrice dei valori costituzionali.
Il film presenta un cast di attori tra i più emblematici dell’epoca, come Gian Maria Volonté, Serge Reggiani, Carla Gravina e Andrea Checchi. La trama si snoda intorno alla vicenda dei Cervi, in particolare a quella personale di Aldo, inserendola nel contesto storico reggiano degli anni ’30 e ’40. Vengono evocati nello specifico eventi cruciali come l’eccidio delle Reggiane e l’inizio della lotta di Resistenza, fatti di cui quest’anno cade l’ottantesimo anniversario.
Biografia fotografo:
Le fotografie inserite nella mostra sono state scattate nel 1967 sul set del film “I sette fratelli Cervi” regia di Gianni Puccini, ad opera dello studio fotografico reggiano “G.A.F.” ovvero il Gruppo Artigiani Fotografi. Le fotografie originali sono presenti nell’archivio della sede ANPI di Via Farini 1.
Mostra a cura di ANPI Reggio Emilia