Concept:

Siamo così concentrati su chi diventeremo domani da dimenticarci che nel nostro presente c’è un altro elemento ingombrante oltre al futuro: il passato. Tutto è proiettato in avanti: per progredire a ogni costo non serve guardare indietro.

Eppure, basta ritrovare in fondo a un cassetto un vecchio cimelio, sentire un profumo familiare, passare davanti alla casa in cui siamo cresciuti, per essere immediatamente riproiettati indietro. Lì, davanti ai resti del nostro passato, si accende in noi la necessità di rileggere la storia, finalmente consapevoli che per capire chi siamo, dobbiamo prima capire chi eravamo.

A Gabriel Fernández (Coro – Venezuela, 1999), succede esattamente questo. Torna a Mitare, villaggio di origine della sua famiglia nello Stato di Falcón. Lo fa in occasione delle celebrazioni per la Vergine della Candelaria, intraprendendo il pellegrinaggio che tanti Mitareros, da ogni parte del Paese, fanno ogni anno per partecipare alla tradizionale processione.

Peregrino è una serie documentaristica e allo stesso tempo autobiografica in cui l’autore indaga l’antropologia di una piccola realtà rurale nel nord del Venezuela e insieme riscopre le sue radici. L’artista sceglie l’amico e collaboratore Moroni Gonzalez per interpretare sé stesso ed essere testimone e regista della propria storia che da evento reale diventa rappresentazione scenica.

Un pellegrinaggio è un cammino che si sceglie di intraprendere per sé stessi, ma all’interno di una geografia comune e in direzione di una meta prestabilita. Alla fine di questo viaggio nel passato, l’autore trova un musicista fermo da sempre nel suo paese d’origine; per lui definirsi “Soy Mitarero” è tutto, ma a Gabriel Fernández non basta più. Qui ogni elemento assume un significato preciso: dalla fionda che l’autore utilizzava da bambino per andare a caccia con il padre, all’immagine della Vergine a cui la famiglia è devota.

Mitare diventa un parco archeologico che il protagonista attraversa indossando un paio di Converse, simbolo di una contemporaneità che incontra e a tratti stride con la tradizione.

Evolvere, allora, significa imparare a convivere con le luci e le ombre del passato e utilizzarle per dare profondità al nostro ritratto.

È solo così che un pellegrinaggio diventa percorso.

 

Biografia:

Gabriel Fernández

Nato a Coro in Venezuela nel 1999, lavora nel campo della fotografia di paesaggio e documentaria, realizzando ritratti di grande sincerità e realismo.

Laureato presso l’Universidad Nacional Experimental Francisco de Miranda, le sue fotografie sono pubblicate in riviste quali Ikebanamagazine e Then There Was Us. È tra i finalisti del Palm* 2022 Photography Award, il Museo de Arte de Coro gli dedica nel 2022 una mostra personale.

Il progetto Peregrino è dedicato al nonno Pedro, Mitarero.

 

Produzione e curatela: Irene Tondelli e Nicolò Davoli

Promossa da: Iryt Studio e Comò Lab

Orario apertura

Lunedì

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Martedì

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Mercoledì

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Giovedì

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Venerdì

18.00 - 24.00

Sabato

10.00 - 13.00 15.00 - 24.00

Domenica

10.00 - 13.00 15.00 - 20.00

Dal 28 aprile al 14 maggio

Indirizzo & Contatto

Indirizzo

Comò Lab. Via dei Due Gobbi, 3 - 42121 Reggio Emilia

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