Custodi.
Il mondo in cui viviamo oggi ci bombarda di stimoli, di informazioni e di modelli ai quali dobbiamo conformarci, siamo interconnessi e iperconnessi.
Ma questa è un’altra storia, la mia vuole essere solo un piccolo monito, far riflettere sul nostro passato, sulle nostre tradizioni e sulla nostra connessione con la natura.
Questi sei scatti fanno parte di un progetto più ampio, la selezione porta volutamente il fruitore ad indagare un racconto dai confini poco nitidi, dove il tempo è sospeso.
Viene percepita, una vita semplice, fatta di sacrifici e di fatiche, a stretto contatto con la natura, i pastori vivono lontani anni luce dal trambusto cittadino e dai confort per i quali non potremmo fare a meno.
L’alpeggio viene fatto nei mesi più caldi, da giugno a settembre, siamo a Lizzola, frazione di Valbondione nella bergamasca, situata a 1250 metri di altitudine.
Qui operano i custodi delle pecore e insieme ad esse della montagna.
Come una fotografia che gli anni ha fatto sbiadire, voglio dare risalto ad un mondo che si sta sgretolando e che è parte essenziale da secoli della nostra cultura. Se non abbiamo a cuore le nostre tradizioni, dove andrà a finire la nostra identità?