Questo che vedete agonizzante per le scottature è san Lorenzo. In verità non è san Lorenzo, ma un giovane che, dopo aver passato la giornata al sole senza crema, si è scottato e non riesce a dormire per il dolore e si gira e si rigira nel letto. Il problema infatti è mio: sono io che ho abbinato il giovane e il santo; lo so, ho fatto un accostamento un po’ avventato confondendo il letto con la graticola. Il fatto è che stavo attraversando un momento di debolezza, ero alla ricerca di un punto di riferimento, di qualcuno in cui credere e ho trovato lui. Mi rendo conto però che ho fatto un errore: la mia solitudine mi ha portato a far santo un ragazzo normalissimo e la Chiesa è altrettanto sola perché ha permesso ciò. Mi ritrovo così alla disperata ricerca di un’identità: sto provando a costruirla cercando in giro delle certezze, dei riferimenti, dei santi in cui credere. Sto cercando la mia identità negli altri; mi guardo perciò attorno e la vedo: l’identità delle singole persone, di un gruppo o di un’intera comunità. Spero dunque che la mia ricerca porti dei frutti; infatti, se continuo a cercare nelle persone e nelle istituzioni che mi propongono dei valori, riuscirò a rendermi conto dell’identità di tutto un mondo diverso dal mio, là fuori, che mi farà diventare ricco dentro.
Alberto Lusuardi.