CORPI SONANTI
La musica ha uno straordinario potere unificante, e un’orchestra di ragazzi, in questo luogo d’incontro (inclusivo) e di ascolto reciproco tra diverse identità, può essere considerata come una comunità: una comunità che apprende.
Qui i ragazzi iniziano anche quel loro complesso e non facile processo di cambiamento caratterizzato in una prima fase dalla timidezza e fragilità (e al tempo stesso volubilità e inquietudine), alla ricerca della propria personalità.
In questo passaggio, dalla preadoloscenza alla adolescenza, è proprio il corpo a trovarsi al centro del cambiamento e del disagio che ne deriva.
Il progetto Corpi sonanti, mettendo in sinergia la musica con il gesto e il movimento espressivo, contribuisce a “risvegliare” il corpo e a renderlo più partecipe all’interpretazione musicale, migliorando le relazioni e la capacità di collaborare con gli altri.
Cosi in un’orchestra di giovani “Corpi sonanti” assistiamo ad un processo complesso di crescita di identità che, attraverso il lavoro comune, diventa una comunità democratica che condivide esperienze espressive ed estetiche provenienti dal contatto con opere musicali di diverse culture europee.
Foto di Arturo Cannistrà, Mauro Chiesi, Elia Ferretti e Maria Lapenta
Nella giornata di domenica 30 aprile, alla Sala delle Carrozze e ai Chiostri di San Domenico, verrà presentata una performance di Corpi Sonanti con l’Orchestra Florestano a cura di Gabrielangela Spaggiari e Arturo Cannistrà (ore 17 e ore 19).