“Venezia 1:1, la fragile bellezza” è una raccolta di immagini in bianco e nero che ha come protagonista la città lagunare con la sua struggente bellezza. Tuttavia, il tema principale della mostra non è tanto Venezia in sé, ma la fragilità della bellezza e la consapevolezza che anche tutto ciò che sembra immutabile può finire. Le fotografie presentate mostrano una Venezia vista come uguale a se stessa da generazioni e generazioni. Tuttavia, dopo un iniziale stupore, dalle immagini emerge un’inquieta e malinconica atmosfera, dovuta al timore che persino questa città, percepita come eterna, possa essere destinata a finire.
Il titolo, “Venezia 1:1“, ha molteplici significati. In primo luogo, fa riferimento alle proporzioni del quadrato, formato che contribuisce a dare un iniziale senso di stabilità e armonia alle immagini; in secondo luogo, 1:1 fa riferimento alla scala di rappresentazione in cui ogni elemento rappresentato corrisponde esattamente alla realtà. Infine 1:1 suggerisce un rapporto intimo ed esclusivo tra il fotografo e Venezia, quasi come se la città fosse una persona amata e conosciuta da tanto tempo e le fotografie presentate un sorta di diario visivo di questa relazione.
Queste immagini rappresentano una sorta di meditazione visiva sulla natura transitoria del mondo che ci circonda, un promemoria del fatto che anche le cose che consideriamo immutabili possono essere destinate a cambiare o a scomparire. In questo senso, la mostra va oltre la mera rappresentazione della bellezza, suggerendo allo spettatore di abbracciare la propria vita e la propria esperienza in modo più intenso e consapevole.
Andrea Zannoni è un fotografo di Reggio Emilia. I suoi esordi sono stati nella fotografia di paesaggio tramite la quale ha acquisito un approccio rigido alla tecnica. Ha poi esplorato altri ambiti fotografici, ottenendo riconoscimenti e attestati di stima da fotografi di fama internazionale.
La fotografia è per Andrea una passione, una via di fuga, un porto sicuro, una finestra sul mondo e anche una terapia. Preferisce utilizzare il bianco e nero insieme alle tecniche che rivelano la foto solo dopo lo scatto, come le lunghe esposizioni e il mosso creativo.
Attraverso la fotografia, Andrea esplora il mondo che lo circonda, cercando di coglierne la bellezza, la fragilità, le assonanze e i contrasti. La sua arte è un invito a rallentare, ad osservare con attenzione e ad apprezzare la bellezza delle cose semplici.
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