(in)difference
o del mutamento repentino e sconosciuto
Spesso ci ritroviamo a fare i conti con situazioni più grandi di noi e alla quale non siamo preparati. Non di rado queste lasciano delle cicatrici e ricordi indelebili che, in qualche modo, modificano il nostro modo di agire e di essere. L’identità che ci definisce è da considerarsi, tra le altre cose, mutevole e pertanto non esente dall’influenza che queste situazioni hanno su di noi.
Tornando in Accademia di Belle Arti dopo 2 anni, la percezione è stata quella di un ambiente frenetico e asettico. Una percezione diametralmente opposta a quella prima della didattica a distanza. Seduta in un corridoio ho visto ragazzi e ragazze correre, camminare a testa bassa o stare perennemente al cellulare.
Una sequenza di individui tutti uguali (nel senso più meccanico del termine) e confusi, di cui alla fine rimane solo una traccia, o un’ombra.
Biografia
Adina Georgiana Catucci nasce a Bitonto (BA). Da sempre appassionata d’arte in ogni sua forma, nel 2015 si iscrive al DAMS e dopo la laurea triennale in cinema decide di approfondire gli studi sulla fotografia. Si iscrive quindi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove sviluppa un particolare interesse per il bianco e nero e le sperimentazione off-camera. Ad Agosto espone online il suo progetto “Handling”, in occasione di Open Tour, manifestazione organizzata dall’Accademia di Belle Arti (BO) curato da Fabio Sandri. Nel Dicembre 2020 espone “Life” presso l’Associazione Alauda (Adelfia, BARI) a cura di Iara e Jula Marzulli.
Nel Giugno 2021 consegue il Diploma Accademico di II Livello in FOTOGRAFIA presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con una tesi sulla fotografia off-camera.
In occasione di ArtCity 2022, espone, presso gli spazi espositivi dell’Accademia, in una collettiva organizzata in occasione del workshop a cura di Mario Cresci e Paola Binante.
Attualmente lavora come assistente alla didattica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e come freelance.