bio
Il nome Cirkus Vogler unisce l’idea del circo inteso come un insieme di anomalie spettacolari e luogo di magia e meraviglia, non privo di elementi di inquietudine, e il cognome ricorrente dei personaggi bergmaniani nei film del regista più aperti all’onirico. Vogler inizia la sua esplorazione artistica con la pittura per proseguire con la fotografia: prima analogica, successivamente digitale, per approdare a una forma personale di tecniche miste basata su collage realizzati con media eterogenei. Cirkus Vogler si dedica anche alla realizzazione di videoclip musical e cortometraggi, principalmente sperimentali e in stop motion.
Sono la parte mancante
Frammenti, immagini da completare con la mente o da lasciare incomplete. Assemblaggi, simbolici accostamenti, moderne icone dell’inquietudine. Reliquie da smembrare, scarti da consacrare. Una ricerca e un arrendersi al non trovare. Con questo progetto Cirkus Vogler rende visibile la propria fascinazione verso l’irrequietezza e la sua accettazione attraverso scomposizioni scomposte. Estetizzando la dimensione psicologica dell’individuo, chiamare a raccolta i propri fantasmi e lasciare urlare l’inconosciuto.
La mostra è parte di off Via Roma 2023 – Identità insostenibili