Memorabilia è un’esortazione alla narrazione intima, alla possibilità di conoscere i propri vissuti ad alta voce con un’altra voce, lasciandosi leggere dall’esterno per brillare di nuovo. Scomparire non è ponderabile: bisogna rimboccare i pensieri infestanti e lasciarsi galleggiare anche se schiacciati. Frase dopo frase, l’identità si svela e si lascia avvicinare, con un ritmo scandito dal gesto del ricamo che non trova frette e non precipita aperture, pur prevedendole. Le mani, spesso considerate periferia del corpo con accezione negativa sebbene affascinante, sono in realtà estremità pregnante e fondamentale, dove tutto accade e si cela al contempo, luogo di memorie oggettivanti in cui lasciarsi trovare e raccogliere nel caos inquietante imposto dalla contemporaneità.
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Oltre agli occhi, le mani sono il filtro attraverso cui possiamo esprimerci senza usare le parole. Il linguaggio non verbale è una tipologia di gesti, un insieme di atteggiamenti di cui non possiamo distinguere le sfumature, ma che avvicinano l’essere umano alla trasparenza della comunicazione degli esseri viventi tutti. La capacità critica è tipica dell’uomo; ciò che accomuna gli animali tutti è invece la possibilità di comunicare attraverso i movimenti, gli occhi, attraverso l’unico filtro del cuore. Una delle tematiche principali del progetto fotografico di poster art Autoritratto è proprio questa: la capacità che l’essere umano ha di esprimersi, di parlare, letteralmente, attraverso le mani.