Unknown Locks – access through the looking-glass
Ci troviamo all’interno di un luogo che scandisce il tempo e la visibilità della nostra identità: la cabina foto tessera (The Photo Booth).
La mostra ha un forte valore esperienziale, per accedervi bisogna entrare in un una cabina foto tessera, apparentemente normale. Una scostato la classica tendina ci si troverà in una stanza, come nel Paese delle meraviglie, dove tutto si dilata e tutto assume molte forme diverse,
Le tendine correranno lungo tutto il perimetro della stanza a formare una forma circolare. I pannelli posizionati, subito dietro la tendina rossa, su tutto il perimetro circolare, ospiteranno assieme alle foto della mostra una miriade (centinaia) di altre fotografie di differente formato e dimensione, scattate con dispositivi tradizionali e non.
Saranno posizionate in uno specifico mosaico che mostrerà per ognuno dei 5 soggetti fotografati un insieme di dettagli riguardanti la vita dell’identità delle persone prese da tutta Europa, aprendo la prospettiva verso nuovi modi di intendere l’appartenenza ad un sistema più vasto e complesso. Scardinando la narrazione ufficiale.
Cosa succede nello spazio sottile tra l’appartenere e l’avere accesso?
Nel tentativo di rispondere a questa delicata domanda, la mostra offre l’accesso a un insieme sparso di stimoli visivi, ovvero memorie anonime racchiuse in uno scatto fotografico. Nella speranza di creare una connessione empatica con il visitatore, dove il valore del sentimento racchiuso nella memoria non si può vedere attraverso lo spazio, ma solo attraverso la connessione con l’Altro.
Non c’è più nulla da scoprire, non c’è più nulla da inventare,
Tutte le persone possono raggiungere chiunque ed ovunque:
Ci rimane solamente da scoprire come connetterci con le persone.