Back Home
Questa esposizione è un ritorno a casa: la casa dove l’artista ha abitato nell’ultimo anno della sua esperienza reggiana, quella casa condivisa con uno studio di architettura che le stesse case progetta.
Casa non è solo un tetto di copertura per persone e oggetti, ma anche protezione, ancoraggio, porto sicuro di vite che scorrono e che ritrovano a casa la loro essenza più profonda. Specchiandosi con la routine giornaliera dell’artista, il visitatore viene invitato a sentire la libertà di vivere come essere unici all’interno di un contesto comune. Tuttavia però il senso di libertà può destabilizzare e portare una certa inquietudine.
Attraverso la fruizione delle varie opere esposte, che stanziano dalla rampa delle scale fino alla camera da letto dell’artista, il visitatore empatizza con i volti ritratti che raccontano di appartenenza, di vite sovrapposte, identiche per quanto diverse e diverse per quanto identiche.
Back Home è in fondo l’invito a indagare la propria unicità in quella casa comune e pur contraddittoria che è il genere umano. Apparteniamo, alla nostra città, al nostro corpo e soprattutto a noi stessi.
Curato da: Stefania Dubla
Ph: Alberto Bertani
Bio
Giovanna Zampagni ha l’arte nelle mani fin da quanto era bambina. Con problemi linguistici e legati alla parola, la sua prima comunicazione è stata composta da pastelli a cera e fogli bianchi. Di lì a poco era già una ragazza loquace e curiosa, predisposta all’arte e con lo sguardo dritto verso il suo cammino artistico, senza la necessità di indentificarsi dentro una categoria ben precisa.
Liceo Artistico di Matera, Accademia di Belle Arti di Bari e Académie Royale des Beaux-Arts di Bruxelles, Storia dell’Arte presso l’Università Tor Vergata di Roma. Tutto ha contribuito alla metamorfosi dell’artista, inizialmente così legata al classico e allo studio individuale, e poi così tesa al presente, attenta al mondo circostante e al sociale.
Giovanna Zampagni adesso è gesto, concetto, schizzo, installazione, musica elettronica nella quale chiede spesso all’altro di intervenire. È materia e fotografia, entrambe utilizzate sempre in modo sperimentale. Indaga ed esplora, per trovare sé stessa.
La mostra è parte di Off Via Roma 2023 – Identità Insostenibili