Bio:
Fabrizio Spucches nasce a Catania nel 1987. Studia all’Accademia di Belle Arti di Catania, alla Universitè de Picardie Jules Verne di Amiens e all’University for the Creative Arts di Canterbury. Entra a far parte, da giovanissimo, della factory di Oliviero Toscani “La Sterpaia” e stringe con il fotografo un sodalizio professionale che dura ancora oggi. È stato responsabile del reparto video e digital di United Colors of Benetton e Fabrica Research Center, centro per la comunicazione moderna e ha diretto documentari, video musicali e spot. Nel 2021 ha tenuto la sua prima esposizione personale: Once upon a time in 2020. La sua mostra, che è una testimonianza dell’anno pandemico, è stata scelta per inaugurare un nuovo spazio espositivo di Milano, lo Scalo Lambrate. Nel 2022 ha tenuto la sua seconda esposizione personale: The last drop. La mostra che mette in relazione la guerra in Ucraina con la siccità in Corno d’Africa è stata realizzata in collaborazione con Fondazione CESVI presso l’acquario Civico di Milano. Attualmente vive a Milano, dove ha fondato lo Studio Spucches (che dirige) con il quale sviluppa progetti artistici e di comunicazione per numerosi brand.
Descrizione mostra:
Ognuno di noi è unico e irripetibile a modo suo, ma ci sono persone ancora più uniche e irripetibili di altre, spesso emarginate e mal comprese, e che nella maggior parte dei casi vengono definite “pazzi”. “Pazzi” è un reportage fotografico realizzato con “modelli speciali” incontrati per strada, che, secondo il bon ton fotografico, andrebbero evitati piuttosto che immortalati. Il progetto è iniziato nel maggio 2022 e già due serie di foto sono state scattate in Marocco e Kenya, ma continuerà in tutto il mondo. L’obiettivo è dimostrare che c’è una bellezza non stereotipata nell’espressione e nel modo di essere dei “pazzi”, un’indole creativa particolare che deriva probabilmente dal rifiuto di ogni convenzione e dalla scelta di essere tragicamente liberi, peculiarità che forse, in fondo, tutti noi desideriamo.