L’identità è una faccenda personale, su questo non ci sono dubbi: racchiude in sé il pregio dell’unicità, giustamente esaltata poiché porta varietà al mondo (anche in campo pubblicitario con risultati paradossali, proponendo di “distinguersi dalla massa” comprando un prodotto che si punta a vendere a più persone possibili), ma anche il problema dell’individualismo.
Eppure la nostra identità è plasmata soprattutto da coloro che ci circondano, dai quali vorremmo a volte presenza e approvazione, altre indipendenza e spazio.
È l’annosa diatriba della libertà personale contrapposta alle libertà di coloro che vivono attorno a noi, la nostra Comunità.
Questa parola, seppur scomparsa dal nome ufficiale della ormai Unione Europea, è proprio il nodo delle riflessioni dei nostri studenti: i problemi dell’Europea sono gli stessi che viviamo in qualsiasi tipo di comunità composta da individui e possono essere ritrovati ad ogni scala, dal livello personale a quello sovrastatale, passando per famiglia, scuola, città ed estensioni territoriali più o meno vaste.
Tutte le nostre foto esplorano quindi l’identità europea tramite i rapporti che legano le persone e gli spazi che vivono, esplorando tramite gli occhi del fotografo viaggi e culture diverse dalla nostra, ma con particolare attenzione alla realtà che ci è più vicina.